Accorgimenti aerodinamici per l'italiano che ha continuato a lavorare sulla sua Desmosedici oggi, facendo i conti, ancora una volta con la spalla dolorante.
Ieri dodicesimo, oggi tredicesimo. Ieri 2'03.365, oggi 2'02.597. Le buone notizie ci sono, i miglioramenti sono innegabili nei tempi sul giro, e il vero problema sembra essere esclusivamente una precaria condizione fisica che Valentino Rossi però sminuisce questo fattore:
"Anche oggi sono riuscito a guidare e questa è una cosa importante perché la spalla anche sotto sforzo non peggiora più di tanto. Il fatto è che va tutto bene finché giro in 2.03, quando devo scendere di un secondo, la forza diminuisce e aumenta il dolore. Ci vuole ancora tempo, la situazione sicuramente migliorerà, ma sarà necessario attendere maggio. Solo allora potremo lavorare in modo più approfondito sulla moto, perché tutto quello che facciamo oggi potrebbe essere messo in discussione, quando, in condizioni fisiche perfette, faremo tempi più competitivi".
Insomma, da una parte grande entusiasmo, dall'altra un sano realismo, segno che il campione italiano sa perfettamente come muoversi e in che tempistica. Riguardo la giornata odierna l'entourage di Rossi ha focalizzato l'attenzione su aerodinamica e gomme.
"Oggi abbiamo provato molte cose, soprattutto di aerodinamica...Ci siamo concentrati su una prova comparativa tra carena con e senza ali e devo dire che propendo più per la seconda opzione," ha continuato Rossi. "Il fatto è che non sono in condizioni ottimali fisicamente e con le ali ho più resistenza in entrata di curva, il che non è bene per la mia spalla. Uno degli aspetti che dobbiamo sicuramente migliorare è la percorrenza di curva, perché non riesco a far girare come vorrei la moto. Sono certo che se domani continueremo a lavorare con lo stesso entusiasmo di oggi potremo avere molti riscontri già alla fine di questo test".
"In più abbiamo fatto un test con le gomme, perché la Ducati cambia di molto il comportamento quando si passa da pneumatici duri a morbidi. Il risultato non è male, ma non siamo ancora riusciti a risolvere dei problemi di chattering all'anteriore. Quando inizia a vibrare, la moto è veramente difficile da tenere..."
Innegabile che in pista si vada fortissimo e che i quasi due secondi di ritardo del pilota Ducati pesino, ma Rossi rimane serafico e conclude, "Sembra che tutti siano piuttosto in forma, sia piloti che moto. È normale che si giri più forte nelle prove che durante un weekend di gara. Quando hai tre giorni interi per andare in pista dalla mattina alla sera puoi andare forte perchè puoi mettere a posto meglio la moto, ma soprattutto la pista si gomma di più".
"Proprio per questo credo che domani si possa andare ancora più forte. Il nostro obiettivo è quello di migliorare ancora il nostro tempo sul giro, ma soprattutto sentire di più questa moto e riuscire a guidare con minor difficoltà".
fonte: motogp.com