non avrei mai creduto di farlo...cmq bando alle ciance e partiamo con la descrizione di questa
696
Ducati Monster 696.
Il desing tra stile e prestazioni. Che dire? Beh, le novità non sono certo poche, anzi. Il lavoro non è stato certo facile perchè molto doveva cambiare, rimanendo però uguale. Dalle prime immagini si può infatti notare come
l'animo Monster non sia stato completamente stravolto, anche se molti dettagli hanno subito una decisa evoluzione. Più muscoloso ed imponente, il nuovo Monster sfrutta componenti più compatti per evitare ogni sporgenza dalla sagoma ed il nuovo serbatoio acquisisce ora più imponenza e personalità.
Il vero serbatoio cresce sino a
15 litri di capienza, così come l’air box, che arriva a
10 litri d’aria.
Le prese d’aria realizzate sulla copertura hanno una duplice funzione: forniscono aria fresca al motore e regalano alcuni centimetri al fine corsa dello sterzo.
Il diametro di sterzata del vecchio Monster lo rendeva impacciato nelle manovre. Ora le cose vanno meglio (la corsa complessiva dello sterzo è di 64°).
Telaio ibrido. Il telaio rimane a traliccio di tubi d'acciaio a cui si va a fissare un telaietto portante, fuso in lega d'alluminio - forse un po' troppo nipponico nella grafica -. L'impianto frenante, pur trattandosi dell'entry level, sfrutta un
doppio disco da 320 mm con pinze ad attacco radiale a quattro pistoncini. Impossibile non essere catturati poi dal nuovo impianto di scarico, con la
coppia di silenziatori alti e dalla forma ovale, oltre che il
nuovo percorso dei collettori.
Naked sì, ma con trattiracing. Completamente nuova la piastra superiore della forcella ha un disegno “ad ali di gabbiano” e ospita la nuova
strumentazione digitale a deciso richiamo delle impostazioni di tutte le Ducati sportive di ultima generazione. , un vero computer di bordo. Le dimensioni sono lillipuziane, ma ciò non va a discapito della leggibilità.
Nella lunga lista delle novità entra anche il gruppo ottico anteriore, caratterizzato dal nuovo proiettore a 3 parabole, e quello posteriore, ora a led.
Rispetto alla versione precedente, il nuovo Ducati Monster 696 ha subito una dieta dimagrante di ben 5 kg, fermando così l'ago della bilancia a quota
163 kg.
Tanti cavalli in più… Ma è dentro il telaio a tralicci che si concentra la nostra attenzione perchè è il cuore Ducati il vero e proprio fiore all'occhiello della casa di Borgo Panigale. Il motore della nuova 696 evolve la precedente versione 695 introducendo alcune ottimizzazioni di rilievo nella termica e nei cilindri.
Monster 696 si affida al motore Ducati per antonomasia, il bicilindrico a L, con distribuzione desmodromica, 2 valvole per cilindro e raffreddamento ad aria. Vanta una
cubatura di 696 cc ed è alimentato dall’iniezione elettronica Siemens.
Le termiche sono riviste in profondità, crescono le valvole (quelle di aspirazione passano da 43 a 44 mm di diametro, quelle di scarico da 38 a 38,5), e gli alberi a camme lavorano direttamente sulla testa per sostentamento oleodinamico. L’eliminazione dei cuscinetti ha alleggerito il sistema desmodromico.
La potenza erogata sale a 80CV a 9000 rpm con una coppia di 7kgm (69Nm) a 7750rpm. Si conferma quindi come il motore dalla miglior potenza specifica (cavalli per centimetro cubo) tra tutti i propulsori Ducati raffreddati ad aria, e garantisce un'erogazione omogenea e fluida, per una guida rilassata e divertente in ogni condizione. Il bicilindrico allunga senza fatica sino all’accendersi dei Led rossi sul contagiri, che corrispondono all’approssimarsi del limitatore posto a 9.500 giri. Alesaggio e corsa rimangono invariati rispetto a quelli del 695, ma
pistone e camera di combustione sono stati rivisti per ottimizzare la resa fluidodinamica dei nuovi condotti. Sotto le mani dei tecnici è finita anche la trasmissione desmodromica dove gli alberi a camme lavorano direttamente sulla testa.
Spingendolo sotto la soglia dei 2.000 giri con le marce lunghe reagisce con qualche colpo di tosse, schiarendo la voce già a partire dai 2.500 giri/min. Davvero una bella fluidità per un bicilindrico di quasi 700 cc.
Sino a 4.000 giri si viaggia spediti, in scioltezza; dai 4 ai 6.000 il rumore di aspirazione si fa cupo, gutturale sino a coprire quello di scarico. E l’andatura è sostenuta, brillante anche sui percorsi guidati. Passati i 6.000 giri/min le trombe dello scarico alzano il volume – con la tipica sonorità desmo – e portano in un battito di ciglio alla soglia del fuorigiri.
Altre informazioni...- Le maniglie del passeggero ci sono, ma non si vedono: sono poste sotto la sella. Ricordatevi di dirlo alla passeggera, prima che inizi la caccia al tesoro.
- 696 è già disponibile al prezzo di 7.850 € (esiste anche la versione Plus, con cupolino e coprisella, a 8.200 €) nei colori bianco perla e nero dark con telaio nero, e rosso con telaio rosso. Entro l’estate arriverà la versione depotenziata.
- provate a farci un giro virtuale!!!!!!! https://www.youtube.com/watch?v=rUWS2YSeFsQ